INCANTI DI CIOCIARIA: SAN PIETRO IN VINEIS ANAGNI

affreschi

“Incanti di Ciociaria” è l’iniziativa dell’associazione guide turistiche Lega Ernica, che intende far riscoprire luoghi insoliti del nostro splendido territorio, solitamente chiusi e sconosciuti ai più.
L’itinerario si articola in diverse escursioni e prevede la scoperta di gemme preziose custodite in sei paesi: Anagni (visita in programma il 30 marzo), Veroli (visita in programma il 13 aprile), Ferentino (visita in programma il 18 maggio), Alatri (visita in programma il 22 maggio), Roccasecca (visita in programma il 13 luglio), Guarcino (visita in programma il 3 agosto).

PRIMA META: SAN PIETRO IN VINEIS AD ANAGNI

Ad Anagni, appena fuori le mura urbane della città, sorge l’antica chiesa di San Pietro in Vineis, che deve il suo nome alla presenza di vigneti che circondavano la zona.

Nel XII secolo l’edificio era legato a un monastero appartenente all’ordine delle Clarisse. Nel tempo il complesso conventuale cadde in rovina e solo nel 1926 l’architetto Alberto Calza Bini ricevette l’incarico di progettare su quella area un Convitto destinato agli orfani degli impiegati Inadel (oggi INPDAP – Convitto “Principe di Piemonte”).

Negli ambienti superstiti dell’antico monastero femminile si conserva un prezioso gruppo di affreschi risalenti al XIII, XIV e XV secolo. Vale la pena riscoprire questo tesoro, recentemente restaurato.

Il ciclo pittorico di maggiore importanza è quello che orna il cosiddetto Matroneo delle Monache, un ambiente posto esattamente al di sopra della navata sinistra della chiesa, con la quale comunica solo attraverso alcune piccole feritoie.

L’ambiente fu decorato con un motivo a finti conci ed arcature a tutto sesto. A realizzare l’opera fu probabilmente il cosiddetto Terzo Maestro di Anagni, uno dei pittori che si stavano dedicando alla realizzazione dello splendido ciclo della cripta della cattedrale. La decorazione affascina per la raffinatezza cromatica.

affresco 2 affresco 3

Negli anni successivi, su questa base, rimasta pressoché intatta, venne steso uno strato di intonaco a metà della parete destra. Sul nuovo intonaco venne dipinto un ciclo della Passione, Resurrezione e Seconda Venuta di Cristo.

Il ciclo inizia dalla parete di fondo con l’Ingresso a Gerusalemme, seguito poi dall’Ultima Cena, dalla Lavanda dei Piedi, dalla Cattura, dalla Flagellazione, da Cristo davanti a Pilato, dalla Deposizione nella Tomba, dalla Discesa al Limbo, dal Noli Me Tangere, dalla Missione degli Apostoli; segue il Giudizio, dove appaiono la badessa del monastero e il vescovo.
Chiudono questo gruppo narrativo due episodi che non hanno continuità tematica con quanto precede: la Stimmatizzazione di S. Francesco e il gruppo della Santa Aurelia, S. Benedetto e Santa Scolastica, a ricordo del fatto che molto probabilmente il monastero apparteneva ad una comunità di benedettine prima di adottare la regola francescana.

Il ciclo probabilmente discende da un prototipo umbro del periodo fra la fine del XII e il XIII secolo, forse una delle tante croci dipinte su tavola che presentano gli episodi della Passione ai lati del Cristo Crocifisso. Curiosamente, infatti, il ciclo di Anagni omette proprio l’episodio maggiore, la Crocifissione.

Vi consigliamo vivamente di visitare questo luogo.
Per maggiorni informazioni sull’escursione è possibile contattare Lega Ernica.
Locandina
Per dormire: Hotel Ambasciatori.

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