LA PASQUA IN CIOCIARIA: ALATRI

La Ciociaria è uno di quei posti in cui le tradizioni sono una cosa seria. La maggior parte dei ciociari cede a qualsiasi novità e ultima tendenza…ma…a patto di proteggere le tradizioni!

Pasqua è senza dubbio un bel periodo per immergersi in usi e costumi del popolo ciociaro. L’Ambasciatori Place Hotel vi consiglia:

Pasqua ad Alatri tra sacro e profano

Ad Alatri la settimana santa è molto sentita. Come in ogni tradizione popolare che si rispetti il senso del sacro è ben mescolato a uno spiccato e spesso inconsapevole gusto per il profano. Gli abitanti di Alatri cominciano a celebrare le festività pasquali dal giovedì santo, giorno dei cosiddetti “sepolcri”. Le strade del centro storico si riempiono di gente che fa il giro di sette chiese. Tra una tappa e l’altra, sgranocchiando noccioline o lupini, si scambiano pareri estetici sugli altari meglio allestiti, arrivando ad assegnare voti e posizioni al tabernacolo più bello.  Ed è così che il giorno in cui si fa memoria dell’istituzione dell’Eucaristia e che suggerisce ad ogni buon cristiano di ritirarsi in preghiera, si trasforma in una hit parade del sepolcro più suggestivo. Ma chi ha fede sa calibrare bene i due aspetti, ben consapevole che anche queste forme “bizzarre” di religiosità popolare hanno una loro importanza sociale. Comunque, anche coloro che non sono interessati alle tradizioni religiose, ad Alatri possono godere di un paese molto vivo e animato. I principali locali della cittadina, poi, mettono a disposizione la tessera dei sette pub, un’idea originale per bere in compagnia e ricevere una birra in omaggio!

E poi arriva il venerdì santo, uno dei giorni più attesi dell’anno. Alatri vanta una rappresentazione della Passione vivente tra le più antiche e affascinanti. Figuranti sfilano per le strade del centro storico mettendo in scena la Passione di Gesù. Particolarmente attese le performance canore dei “cori del miserere”, che gareggiano nel contendersi il favore dei cittadini. I cori meriterebbero un post a parte…un giorno vi racconteremo la loro esilarante storia! Al termine della processione si svolge anche la ricostruzione del dramma del Golgota, molto suggestiva. Un momento particolarmente bello è a fine evento… può capitarvi di vedere cose surreali: tempo fa ho visto Gesù alla guida di una Mercedes (una delle cose più belle mai viste) o  Salomè in fila da “Fabrizio la Porchetta”…alla faccia del digiuno e dell’ astensione dalle carni. Prima della rievocazione storica, si svolge la processione religiosa con la statua del Cristo morto, molto frequentata e sentita. Se siete appassionati di tradizioni popolari o se vi piacciono i piccoli paesi molto vivi e animati, vale la pena visitare Alatri durante il Venerdì Santo almeno una volta nella vita. Le festività pasquali ad Alatri non si chiudono con la domenica o con la pasquetta, come il buon senso suggerirebbe. Il paesello tira avanti fino a mercoledì, giorno di solenni festeggiamenti del patrono: San Sisto. Si potrebbero spendere fiumi di parole sulla devozione degli alatresi per questo santo, ne parleremo in un altro post, per ora vi basti sapere che il giorno di San Sisto è come la vittoria del campionato del mondo di calcio, è il Super Bowl della Ciociaria, è il carnevale di Rio De Janeiro…il giorno di San Sisto tutto si ferma, ogni alatrese che si rispetti è in ferie da lavoro e da qualsiasi attività extra festa patronale. Ci si allena durante l’anno per arrivare in forma all’appuntamento col santo!Se per gioco voleste vivere una giornata da alatrese, questo è senza dubbio il giorno migliore per farlo!Vi divertirete un mondo…provare per credere.

Visitate Alatri a Pasqua e non vene pentirete, per dormire: Ambasciatori Place Hotel

PROGRAMMA ALATRI

PER CAPIRE IL VENERDì SANTO DI ALATRI VI CONSIGLIAMO IL VIDEO DEL REGISTA CLAUDIO TOFANI  CLICCA QUI

2 Comments

  • Forse l’autore pensa di aver scritto un articolo spiritoso …a mio parere è vergognoso e anche un pò offensivo … il fatto che nessuno finora abbia protestato forse dipende dal fatto che non li legge nessuno…spero.

    • Gentile Angelo,
      mi dispiace di quanto scrive. Non era assolutamente nostra intenzione offendere qualcuno, soprattutto in ambito religioso. La nostra è la mera descrizione di ciò che accade; la connotazione simpatica dell’articolo non toglie nulla al rispetto dovuto alla religione e agli episodi che si vanno a rappresentare in chiave storica. La descrizione poi, viene proprio da una persona di Alatri che vive personalmente tali eventi con devozione religiosa ma anche con la passione per le tradizioni popolari del paese.

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