Antico Borgo di Fiuggi, una passeggiata tra storia e leggenda

Amo vagare senza meta, lasciare che sia la strada ad ispirare il mio cammino. A Fiuggi il modo migliore per lasciarsi trasportare dallo spirito del paese è avventurarsi nel dedalo di stradine che si arrampicano nel borgo. Passeggiare nel cuore di Fiuggi è inoltrarsi in vicoli stretti e scoscesi, con un susseguirsi di case antiche, archi, piazzette e scalinate di pietra. In alcuni momenti del giorno c’è solo il rumore dei passi a farti compagnia e l’atmosfera medievale non manca mai di affacciarsi impertinente alla tua immaginazione. L’antico borgo in alcuni punti conserva le sue strutturazioni originarie e pezzi di torre delle mura di difesa sbocciano ancora qua e là.
Uno degli angoli di Fiuggi che preferisco è il vicolo Baciadonne. Basta il primo sguardo per capire l’origine del nome, è talmente stretto che se si sfida la sorte e si decide di passare contemporaneamente con un’altra persona si è costretti a sfiorarsi e quasi baciarsi. Il consiglio è: osservate bene se ci siano passanti di vostro gusto in giro, le migliori storie d’amore nascono così…per caso e in uno scenario romantico.

Si racconta che in passato fosse un luogo d’incontro per giovani amanti, ma questa è decisamente una leggenda metropolitana.

vicolo-baciadonneDi leggenda in leggenda si può arrivare al Pozzo delle Vergini, custode di una storia tanto fantasiosa che ti vien voglia di crederci. Ogni fiuggino doc sa raccontarla al viandante incuriosito.

Si narra che intorno al ‘500 Leone X diede in feudo la città a Pietro Margani, capitano dei balestrieri del Papa, il quale esercitò su Anticoli di Campagna (Fiuggi a quel tempo si chiamava così) un forte potere dittatoriale. La sua dissolutezza e l’atteggiamento autoritario gli procurarono l’avversione degli abitanti e la morte violenta.

Secondo la fantasia popolare Pietro Margani pretendeva gli amori di giovani donne, avvalendosi dello ius primae noctis, che imponeva alle donne di assoggettarsi al feudatario nella prima notte di nozze. Tutte le ragazze che opponevano resistenza o non erano illibate venivano gettate nel pozzo. Nasce così la favola del Pozzo delle Vergini. Il Pozzo si trova all’interno del palazzo De Medici, già sede della vecchia caserma di Anticoli. Con un colpo di fortuna possiamo trovare il portone aperto e tuffarci nella leggenda.

Lorenza

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