PASSEGGIATA SUL MONTE CACUME

In autunno la Ciociaria è incantevole. La natura si dipinge di colori caldi, fa venire in mente la trousse make up di una donna chic e a me fa venir voglia di andare  a comprare un set di pastelli con i colori della terra.

Per vivere gli splendidi paesaggi che disegnano il nostro mondo, l’unica cosa da fare è saltarci dentro, un po’ come Mary Poppins con i quadri dipinti dagli artisti di strada… avete presente il film?

Se vi piace camminare, potete prendere in considerazione uno dei monti che circondano il territorio. Come prima tappa si può raggiungere il Monte Cacume da Patrica. La passeggiata è semplice, adatta anche a non esperti, ed è particolarmente suggestiva in autunno per i colori intensi di cui si vestono gli alberi: castagni, faggi, lecci. Arrivati in cima il panorama è meraviglioso, affaccia sulla Valle del Sacco e fa vedere un orizzonte che abbraccia dai Monti Simbruini alle Mainarde, dal Matese, agli Aurunci. Nelle giornate più limpide lo sguardo può arrivare fino al Monte Circeo e alle isole Pontine.
croce cacume 2Ad accogliervi sulla vetta del monte una caratteristica croce di  ferro, eretta nel 1903, in occasione del diciannovesimo centenario della nascita di Cristo, a ricordo del Giubileo proclamato dal pontefice Leone XIII. La croce, alta 14 metri e pesante 50 quintali, smontata in minuziosi pezzi, venne trasportata sul monte da tutto il popolo. Qualche anno dopo, accanto ad esa fu costruita anche una piccola chiesa.

Il territorio del Cacume, offre una perla preziosa, custodisce, infatti, una bellissima e rara orchidea, la ”Ophrys lacaitae”.  E’ la specie più importante tra le 47  rinvenute sul monte. La sua importanza è data dal fatto che, essendo endemica dell’Italia centro-meridionale, il territorio del monte Cacume risulta essere l’estremo limite a Nord dei suo areale. Studiosi e appassionati, soprattutto del Nord Italia, tra l’inizio di giugno e la metà di luglio, si recano sul monte per fotografare l’orchidea quando questa è in piena fioritura.

Potrei descrivere scorci, strade, panorami, odori, tinte e l’emozione di trovarsi cacume tramontoimmersi in una natura e un creato assolutamente predominanti, tuttavia, questa è una di quelle cose che bisogna provare per comprendere. Le sfumature, poi, cambiano in base alla stagione, al giorno, all’orario a quanto ognuno di noi decide di accogliere e respirare … la natura ha anche questo di straordinario.

Per guidarvi passo passo nel cammino e darvi un’idea del percorso da fare, vi riporto quanto scritto da persone più esperte di me. Leggendo la descrizione fatta dal Cai – sezione Frosinone, avrete una sorta di mappa della strada che vi aspetta.

Buona passeggiata!

P.S. Dante cita il Cacume nella Divina Commedia!

«Vassi in Sanleo e discendesi in Noli,

montasi su Bismantova e ‘n Cacume

con esso i piè; ma qui convien ch’om voli; »

(Dante, Purgatorio, canto IV)

Dettagli:
Partenza: Patrica (Fr) (437 m.)
Meta:  Monte Cacume (1095 m.)
Catena Montuosa: Lepini
Dislivello: 691 m.
Tempi: 2h 30’ andata, 1h 50’ ritorno
Difficoltà: Madia

Descrizione del percorso.

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